Coronavirus, perché in Italia ci sarà la terza ondata
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, perché la terza ondata è praticamente certa

Terapia intensiva coronavirus

Emergenza coronavirus in Italia, la terza ondata per molti è praticamente certa: ma perché? E quando arriverà?

Mentre il governo continua a discutere sulle misure da adottare in vista delle feste di Natale, gli esperti si preparano già alla terza ondata, considerata di fatto inevitabile. In Lombardia ad esempio da tempo si lavora in vista del prossimo mese di gennaio, quando è prevista una considerevole ripresa del coronavirus.

Terapia intensiva coronavirus
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Il vaccino non risolverà tutti i problemi (almeno fino alla fine del prossimo anno)

Il fatto che il vaccino possa essere approvato dalle autorità europee prima di Natale e che il primo vaccino Day possa avvenire prima di Capodanno per poi avviare la campagna di vaccinazione a gennaio non sposta assolutamente l’ago della bilancia. I tempi per raggiungere l’immunità di gregge sono lunghi, lunghissimi.

E nel 2021 il coronavirus sarà ancora un problema. Figuriamoci alla fine del mese di gennaio, quando nella migliore delle ipotesi saranno state somministrate poche migliaia di dosi. Tra l’altro giustamente riservate a personale sanitario, ospiti e dipendenti di Rsa e soggetti a rischio. Parliamo di una percentuale decisamente ridotta. Nella speranza che i tempi vengano rispettati e che tutti in effetti decidano di vaccinarsi. Cosa tutt’altro che scontata. Riassumendo, a gennaio saremo nella stessa situazione di oggi, solo che il governo potrebbe iniziare ad allentare le restrizioni, quindi il virus potrebbe tornare a circolare più velocemente.

Laboratorio vaccino Coronavirus
Laboratorio Coronavirus

Coronavirus, perché ci sarà la terza ondata. Le feste di Natale e gli spostamenti (legittimi) tra le Regioni

In occasione delle feste di Natale migliaia di italiani si sposteranno e si incontreranno. In misura ridotta rispetto agli anni passati, certo, ma gli effetti sui contagi ci saranno. L’unico modo per prevenire la diffusione del virus sarebbe quello di procedere con un lockdown senza mezze misure. Ma per imporre un Natale con le regole in vigore durante il primo lockdown, quello generale, ci vuole coraggio. Anche perché non si tratterebbe di una misura proporzionata rispetto alla situazione epidemiologica.

Albero di Natale Milano
Albero di Natale Milano

Le riaperture previste per il mese di gennaio

Inoltre quello di gennaio dovrebbe essere il mese del progressivo allentamento delle misure restrittive in vigore. Riapriranno gli impianti sciistici, riprenderanno le crociere, dovrebbero riaprire le scuole. E ci limitiamo a tre esempi. Nessuno di questi casi da solo comporta il passaggio ad uno scenario critico, ma sommati, e sommati agli spostamenti, possono avere un effetto decisamente pericoloso.

Scuola
Scuola

Le misure adottate dal governo non hanno domato la seconda ondata

C’è un altro aspetto da non sottovalutare. Le misure adottate dal governo tra novembre e dicembre hanno rallentato la corsa del virus ma non hanno portato gli effetti sperati. Sì, è stato evitato il lockdown generale, ma dal punto di vista epidemiologico l’emergenza non è rientrata. I nuovi casi registrati ancora alla metà di dicembre sono superiori alle previsioni, così come i decessi.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Coronavirus, quando arriverà la terza ondata

Ormai per molti la domanda non è se ci sarà la terza ondata, ma quando. E soprattutto con quale violenza colpirà il nostro sistema sanitario già provato da mesi di battaglia contro il Covid.

Stando alle previsioni di molti esperti, gennaio e febbraio saranno addirittura i mesi più duri dell nuova ondata. Resta da capire se si tratta di una ripresa della seconda ondata, mai domata del tutto, o se potremo effettivamente parlare di una terza ondata. Ma il nome purtroppo non cambia i risultati previsti.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:49

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